In appennino è facile incontrare questi giganti, eleganti e silenziosi sono creatori del bosco, rappresentano la saggezza e la purezza, sono cattedrali naturali di bellezza e portali di energia.
Per ascoltare il Faggio basta restare in silenzio con lui, sentiremo così diffondersi in tutte le cellule del nostro corpo, lungo la pelle, nelle vene e attraverso i canali energetici, una sottile sensazione di benessere e completezza.
Una grande consapevolezza sarà dentro di noi, riempirà il nostro spirito, il nostro corpo e tutta l’atmosfera del bosco, unificando il campo aurico e armonizzando le nostre frequenze.
Meditare in una faggeta, ammirare le radici aggrappate alla madre terra, sentire i rami sfiorare il cielo, gioire dei colori delle foglie colpite dalla luce, ci stupisce e ci trasporta dolcemente a far parte del bosco; scompare così l’illusione di essere separati. Ogni pensiero si placa, l’ansia svanisce e il Faggio ci trasmette la sua energia, mostrandoci con perfetta semplicità come bastare a noi stessi. Siamo ora calmi e realmente connessi, niente ci manca.
Meditare in una faggeta è come stare materialmente seduti nel centro del Cosmo.